Questo Corso è consigliato a chi è convinto – come noi – che non basti un Corso superficiale per imparare a controllare un’auto alle alte velocità.
Ci partecipano sia i privati che le Aziende che invitano sia i loro Managers che i loro Clienti.
Si imparano le basi della guida ad alto livello. Come gestire un sottosterzo (alle alte velocità) e come padroneggiare la macchina quando sbanda il retrotreno.
Per questo ogni allievo impara ad eseguire il “tondo” in derapata (gli americani lo chiamano “donut”) su superfici scivolose.
Poi si passa in pista, con studio delle traiettorie e parecchi giri alla guida, con l’Istruttore sempre al fianco.
Per una giornata indimenticabile.
Le auto ovviamente sono ad alte prestazioni: Nissan 350Z e Porsche Cayman come standard.
Inoltre si possono utilizzare, a richiesta, Nissan GTR, Jaguar F-Type e le Ariel Atom (piccole monoposto, ma con l’Istruttore a fianco).
Durata:
1 giorno (1/2 g. sui Piazzali attrezzati + 1/2 g. in Pista)
2 giorni (1 g. sui Piazzali attrezzati + 1 g. in Pista)
Luogo: in autodromo a Monza o nei principali Autodromi italiani ed Europei.
Orario giornaliero: dalle 8 alle 18 circa, compresa la lezione teorica.
Composizione Gruppi: 6-8 allievi con 2 Istruttori + 1 aiutante pista + 1 assistente di gruppo.
PROGRAMMA
Teoria - Ragionamenti sull’auto e studio delle traiettorie.
Accelerazione e frenata. Moto rettilineo, curve e forza centrifuga. Concetto di attrito ed aderenza.
Analisi del comportamento del pneumatico sul fondo stradale. Importanza della conformazione della superficie stradale e del tipo di pneumatico. Si parla di “manine” e di “piramidine”. Frenate di emergenza con strada asciutta e bagnata, con e senza ABS. Schivata di un ostacolo improvviso, nelle stesse situazioni. Sottosterzo e sovrasterzo. Direzionalità degli assali sulle auto a trazione anteriore, posteriore e 4x4. Cerchio di aderenza ed ovale di aderenza. Variazione dinamica dei pesi e variazioni dinamiche degli ovali di aderenza. Trasferimento dei carichi longitudinali e trasversali. Reazione dell’auto in curva e gestione di situazioni d’emergenza in curva. Come prevenire e reagire all’aquaplaning. Accenno alle traiettorie in curva e consigli per una corretta e prudente guida su strada.
Esercizi su piazzali attrezzati
Si dà il via agli esercizi “vivaci” sul piazzale bagnato. Approfittando di una gommatura di sezione differenziata ed utilizzando pressioni di gonfiaggio assolutamente improponibili nella guida normale, ha inizio il “movimento”. Cominciamo con esercizi di sottosterzo, per capire quanto sia importante la direzionalità e quanto sia negativa la deriva. Poi si provoca a bassissima velocità una sbandata di potenza. Dapprima si fa un testacoda completo, poi si impara a controllarlo. Quindi il rompicapo: bisogna fare il tondo, cioè un giro completo del piazzale scivoloso in continuo controsterzo alla maniera dei rallysti scandinavi. Così, col tondo, oltre ad imparare e a divertirsi, si riesce ad esorcizzare una situazione che su strada è molto pericolosa. In uno dei primi esercizi si usa lo Skid Car: facciamo il “volo d’Angelo”. In rettilineo, a bassa velocità abbiamo modo di correggere l’auto mentre percorre un lungo tratto in sbandata pressoché continua. Poi si studia come fare il “pendolo”. Si fanno frenate con il freno a mano, per familiarizzare sempre più con l’auto.
PISTA
In pista si percorrono alcune curve, studiando le traiettorie. Per prepararsi bene alla pista si impara il “mitico” punta-tacco.
Siamo pronti per la pista, guidando non solo velocemente, ma imparando ad usare il cervello...
Al termine ci aspetta il podio – e la voce di Pavarotti – per premiare i vincitori.